Promuovo la laicità dello Stato
Scopo di questo gruppo è di avviare un progetto di censimento dei cittadini italiani che promuovono la laicità dello Stato, a prescindere dalle convinzioni religiose e politiche di ciascuno.
E' molto difficile definire la laicità senza sovrapporre ad essa una particolare visione politica, filosofica od esistenziale. Noi ci contentiamo di definirci laici in quanto concordiamo sulle seguenti proposizioni:
1. promuovo un'idea di vita civile del tutto autonoma dalla sfera religiosa, dove chiunque sia libero di professare la propria fede nel rispetto dei diritti individuali propri ed altrui e nessuno venga discriminato per le sue idee o convinzioni in materia religiosa;
2. ritengo che l'istruzione pubblica non debba riservare alcun trattamento privilegiato ad una particolare confessione religiosa;
3. ritengo che le istituzioni dello Stato non debbano esporre ufficialmente simboli religiosi in quanto tali; ciò è da evitarsi in particolar modo nelle aule scolastiche e di giustizia, cosí come negli ospedali pubblici e in tutti gli uffici pubblici in genere;
4. ritengo che lo Stato non debba privilegiare a priori i rapporti con le gerarchie di una specifica confessione religiosa;
5. ritengo che l'obiezione di coscienza debba limitarsi alle scelte individuali dirette, e non debba diventare uno strumento per impedire ad altri cittadini di autodeterminarsi nel rispetto delle leggi dello Stato;
Tali proposizioni non costituiscono in alcun modo un programma e non esauriscono le questioni sul tappeto; sono da riguardarsi esclusivamente come un crivello, un test di laicità.
In questo gruppo tutti coloro che si riconoscano nelle precedenti proposizioni sono i benvenuti; non importa se di destra o di sinistra, se atei o credenti in uno o piu` dei, se razionalisti o seguaci del cuore, clericali o anticlericali.
L'importante è solo che ci si rispetti a vicenda, e che si superi la frammentazione che da decenni impedisce di rendere palese cio` che tutti sappiamo da tanto: e cioè che siamo la maggioranza, una maggioranza trasversale ai partiti, alle fedi e alle ideologie.
E' molto difficile definire la laicità senza sovrapporre ad essa una particolare visione politica, filosofica od esistenziale. Noi ci contentiamo di definirci laici in quanto concordiamo sulle seguenti proposizioni:
1. promuovo un'idea di vita civile del tutto autonoma dalla sfera religiosa, dove chiunque sia libero di professare la propria fede nel rispetto dei diritti individuali propri ed altrui e nessuno venga discriminato per le sue idee o convinzioni in materia religiosa;
2. ritengo che l'istruzione pubblica non debba riservare alcun trattamento privilegiato ad una particolare confessione religiosa;
3. ritengo che le istituzioni dello Stato non debbano esporre ufficialmente simboli religiosi in quanto tali; ciò è da evitarsi in particolar modo nelle aule scolastiche e di giustizia, cosí come negli ospedali pubblici e in tutti gli uffici pubblici in genere;
4. ritengo che lo Stato non debba privilegiare a priori i rapporti con le gerarchie di una specifica confessione religiosa;
5. ritengo che l'obiezione di coscienza debba limitarsi alle scelte individuali dirette, e non debba diventare uno strumento per impedire ad altri cittadini di autodeterminarsi nel rispetto delle leggi dello Stato;
Tali proposizioni non costituiscono in alcun modo un programma e non esauriscono le questioni sul tappeto; sono da riguardarsi esclusivamente come un crivello, un test di laicità.
In questo gruppo tutti coloro che si riconoscano nelle precedenti proposizioni sono i benvenuti; non importa se di destra o di sinistra, se atei o credenti in uno o piu` dei, se razionalisti o seguaci del cuore, clericali o anticlericali.
L'importante è solo che ci si rispetti a vicenda, e che si superi la frammentazione che da decenni impedisce di rendere palese cio` che tutti sappiamo da tanto: e cioè che siamo la maggioranza, una maggioranza trasversale ai partiti, alle fedi e alle ideologie.
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