domenica
4
gennaio

la voce di un disabile


la voce di un disabile


chiedo un lavoro da un anno che mi spetta per legge e nessuno si interessa di me.stiamo facendo la fame no tre figli e non mi posso permettere di fargli fare la fame



salve
vi scrivo per la mia situazione gravissima sono un giovane di 39anni padre di tre figli sono un disabile ipovedente a causa della mia malattia dal giugno 2007 non mi a permesso piu di svolgere il lavoro che avevo ma nel frattempo ho svolto un corso per centralinisti non vedenti in base alla legge113 sono iscritto all'albo professionale e all'ufficio del lavoro della provincia di pesro urbino e sono primo in graduatoria e i posti da occupare ci sono ma di me e dei miei figli non se ne frega nessuno.
la mia situazione e gravissima i miei figli vanno a scuola senza merendina la bimba piccola mi adetto un giorno babbo perche i miei amichetti anno la merendina e io no visto che cio solo la pensione di 400euro mensile e un mutuo casa da 700 mensile mi sono rivolto alla caritas di zona ma mi a dato 3 litri di latte e 3 chili di pasta dicendomi che dovevo passare una volta al mese i miei figli non anno neanche le scarpe non posso comprare le coperte per farli stare al caldo visto che non possiamo accendere neanche i termo sono stanco di questa situazione spero tanto che attraverso la vostra informazione si possa smuovere qualche coscienza e darmi il lavoro che mi spetta al piu presto possibile.
cordiali saluti
donnarumma rinaldo
montecalvo in foglia
pr:(pu)
il mio recapito:0722580589 .
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Organizzazioni - Organizzazioni di volontariato
Descrizione: sono eliana odolinski e raccolgo dal quotidiano il messagero di roma questo appello, verificato e controllato anche da me personalmente:

Salve, vi scrivo per segnalarvi la mia situazione gravissima che stiamo vivendo sono un giovane di 39anni padre di 3 figli e sono un disabile ipovedente, ho lavorato fino a giugno 2007 poi mi sono dovuto licenziare a causa del'aggravarsi della mia malattia visiva, ma nel frattempo ho svolto un corso di centralinista per non vedenti con iscrizione al'albo professionale.

Ma il problema grave che per il lavoro mi dicono di aspettare ma gia è un anno che aspetto stiamo facendo la fame a casa mia nemmeno il latte per i bimbi posso comprare la mia bimba piccola un giorno mi ha detto babbo tutti i miei amici anno la merenda perché io no vi lascio immaginare il mio stato d'animo ho solo una pensione di 400euro al mese, ma cio il mutuo che è di 700euro al mese mi sono rivolto al Comune dove risiedo ma non ho avuto nessuna risposta mi sono rivolto alla Caritas e ho capito che non possono aiutarmi io non chiedo niente vorrei portare solo un pezzo di pane a casa mia con dignita. spero che attraverso voi e il vostro giornale si possa smuovere qualche coscienza e che mi diano il lavoro che mi spetta.

Rinaldo Donnarumma
Montecalvo in Foglia (Pesaro Urbino)
IO mi prendo l'impegno, oltre ad un pacco, di pubblicare la lettera su facebook, al lavoro, se ognuno di noi facesse altrettanto a parte delle donazioni, fra cui metterei anche qualche giocattolo visto che il sig. donnarumma di bimbi ne ha tre, si potrebbe arrivare sicuramente a qualcuno della città di pesaro che potrebbe offrirgli un'occupazione, gira gira il mondo è piccolo e la gente buona è tanta ma silenziosa, e pesaro non è zona arretrata e senza lavoro. Muoviamoci anzichè grattarci la pancia e inveire contro i governi. ECCO I SUOI CONTATTI:
donnarumma rinaldo
via monte rosa 29
montecalvo in foglia 61020
pr:pesaro urbino
TEL. 0722580589
VI PREGO CHI LAVORA IN POLITICA CHI FOSSE DI PESARO AIUTIAMOLO A TROVARE UN LAVORO


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aiutatemi a far sentire la mia voce
e quella dei miei figli.

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faccio un appello alla provincia di pesaro urbino
sapete cosa vuol dire essre disabile e mantenere una famigli e voi fate finta di niente.

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mi rivolgo all' ispettorato del lavoro di pesaro
anche voi fate finta di niente difronte a un cittadino disabile e tre bambini in difficolta passatevi la mano per la coscienza.

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«Non ho il latte per i miei figli», gara
di solidarietà. Il sindaco: «Lo aiuteremo»

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di Chiara Boiani
PESARO (23 novembre) - Di appelli ne ha fatti tanti. Ha bussato alle porte del Comune di Montecalvo in Foglia, si è rivolto al parroco per avere sostegno e conforto. Poi alla Caritas e alla Provincia. Ora Rinaldo Donnarumma, 39enne di Borgo Massano, padre di tre figli e affetto da una grave forma di distrofia maculare che lo sta portando a perdere completamente la vista, lancia un ultimo, disperato, grido d’aiuto. E lo fa attraverso una lettera, pubblicata sul sito del nostro quotidiano, che condensa in poche righe il dramma di un uomo che non sa più come provvedere alla propria famiglia. Da mesi, infatti, Rinaldo e la moglie Rosa devono sopravvivere e mantenere i figli, 2 femmine di 13 e 6 anni e un maschietto di 11, solo con la sua pensione d’invalidità di 400 euro. Ma le spese a cui far fronte sono tante. E ci sono anche le rate del mutuo sulla casa da pagare, 700 euro ogni mese.

«Sono un disabile ipovedente – scrive Donnarumma – Ho lavorato fino a giugno 2007, poi mi sono dovuto licenziare a causa dell’aggravarsi della mia malattia. Ho svolto un corso di centralinista per non vedenti con iscrizione all’albo professionale. Per il lavoro mi dicono di aspettare, ma è già un anno che aspetto, stiamo facendo la fame. La mia bimba più piccola un giorno mi ha detto «Babbo tutti i miei amici hanno la merenda, perché io no? Immaginate il mio stato d’animo».

L’odissea di Rinaldo comincia un anno fa. «Nell’estate del 2007 – spiega - mi sono dovuto licenziare. Lavoravo, ormai da sette anni, per la ditta di mobili “Holding Spar”. Ma a causa della mia malattia vedevo pochissimo, avevo continui mal di testa e vertigini. Ho dovuto mollare. Poi mi sono rivolto all’Unione Italiana Ciechi, che mi ha consigliato di frequentare un corso per centralinisti non vedenti. L’ho fatto e sono in attesa di un’occupazione. Nella graduatoria provinciale sono il primo della lista, ma sono mesi che aspetto e ancora niente. Eppure la legge 133 per i disabili dovrebbe tutelarmi, permettermi un’occupazione». Non chiede aiuti economici, non vuole soldi o prestiti, Rinaldo. Ma solo un’occupazione, uno stipendio fisso per provvedere ai bisogni della propria famiglia.

Nel frattempo, sul web, l’appello di Donnarumma non è passato inosservato. E in tanti si stanno già mobilitando per far recapitare alla sfortunata famiglia pacchi di biscotti, vestiti o piccole donazioni. Anche il Comune di Montecalvo in Foglia lancia un messaggio di speranza. «Ci stiamo dando da fare - spiega il sindaco, Giuliana Valentini - per trovare una soluzione ai problemi di Donnarumma e della sua famiglia. Il nostro è un piccolo Comune e il posto da centralinista non esiste. Ma il centro per l’impiego e l’Asur stanno cercando un’altra occupazione per Rinaldo e per la moglie».

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oer la veriticita di questo appello di donnarumma rinaldo potete chiedere info alla redazione del messaggero di roma

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vi prego a tutti di darci una mano
fatelo per i miei bambini
che ne anno bisogno veramente....

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